Press "Enter" to skip to content

Tifeo Posts

Segreti delle migliori centrifughe frutta

Se siete amanti di frutta e verdura e cercate di mantenere uno stile di vita sano ed equilibrato partendo proprio dall’alimentazione, allora le centrifughe per frutta e verdura sono elettrodomestici che non dovrebbero mancare nelle vostre cucine.

I centrifugati sono l’ideale per sportivi, persone che seguono diete particolari, vegani o crudisti. Vi permettono di mantenere intatti e concentrare tutte le vitamine e i sali minerali di frutta e verdura e, in base agli alimenti e gli abbinamenti che introdurrete nell’apparecchio hanno anche diverse funzioni: dissetante, disintossicante, diuretica, dimagrante o depurativa.

Come funziona la centrifuga?

Innanzitutto, esistono due tipologie di centrifuga. Le prime sono incorporate a più complessi e multiuso robot da cucina, mentre le seconde sono apparecchi unici pensati e costruiti con la sola funzione di centrifugare frutta e verdura. Chiaramente, le seconde sono molto più potenti e più indicate per chi ne fa un uso continuo e costante; le prime, invece, sono l’ideale per chi ne fa un uso sporadico e saltuario e non desidera comprare un nuovo elettrodomestico specifico per i centrifugati.

Le centrifughe sono costituite da un tubo in cui viene incanalato il cibo da sminuzzare: i modelli migliori hanno un tubo sufficientemente largo per poter inserire frutta e verdura intere, comprese buccia e parti di scarto. Appena sotto il tubo si trova una grattugia affilata dove la frutta inizia ad essere sminuzzata.

Una volta superata la grattugia, gli alimenti arrivano in una vaschetta dove delle lame rotanti ad altissima velocità (avviate premendo il pulsante di accensione del motore) separano il succo dalla polpa e gli scarti sfruttando, appunto, la forza centrifuga. La polpa viene poi trattenuta all’interno della centrifuga, mentre il succo viene raccolto in un recipiente (che può essere integrato o meno alla centrifuga) ed è pronto per essere bevuto.

Come capire se una centrifuga è di qualità?

Ogni centrifuga che si rispetti dovrebbe rispettare una serie di criteri. Innanzitutto, dovrebbe essere sufficientemente potente e resistente da permettervi di farne un uso quotidiano e di inserirvi frutta e verdura intere. Una centrifuga di qualità non si incepperà né sarà rovinata da bucce, torsoli e scorze.

E’ inoltre importante che i materiali con cui è costruita siano robusti, resistenti ed inossidabili. Un altro elemento importante e che fa la differenza nella scheda tecnica di un buon dispositivo è la velocità delle lame: alcune centrifughe frutta hanno lame che arrivano ad un picco di 18.000 giri al minuto e hanno l’opzione di variare la velocità.

Infine, non sono da sottovalutare la rumorosità e i consumi della centrifuga. Non esistono modelli completamente silenziosi, ma se prevedete di farne un uso quotidiano, è meglio orientarsi verso apparecchi meno rumorosi e che, possibilmente, abbiano un basso consumo. In ultimo, una buona centrifuga deve essere pratica da smontare e pulire (ogni componente deve essere accuratamente pulita dopo ogni uso per evitare incrostazioni), e le sue componenti dovrebbero poter essere lavate in lavastoviglie per risparmiarvi tempo e fatica.

La storia del ferro da stiro

Cina. 2000 anni fa. Contenitori di bronzo con al loro interno tizzoni incandescenti, erano utilizzati per stirare gli abiti dei signori. Siamo di fronte al primo prototipo del moderno ferro da stiro. Da sempre infatti, l’apparire puliti e ordinati, è stata prerogativa dell’uomo, specialmente di alto rango, che in pubblico ostentava il suo aspetto preciso e striato per differenziarsi dalle tuniche di lana grezze del popolo.

Dopo innumerevoli vicissitudini, che portano questo piccolo elettrodomestico a essere costruito con i più svariati materiali fino ad approdare all’utilizzo della corrente elettrica, nel 1926, a New York, la vita di molte donne, mamme e casalinghe cambia per sempre: nasce “Eldec”, il primo ferro da stiro a vapore.

Il nome ferro da stiro deriva appunto da ferro, da sempre il materiale più usato per la sua fabbricazione. Diversi sono invece i materiali d’utilizzo di oggi: il corpo del ferro da stiro può essere infatti in plastica, mentre le piastre possono essere di tre tipologie: in alluminio, in acciaio e in teflon; in alcuni casi vengono anche usati il vetro o la ceramica.

Ferro da stiro: vapore o caldaia?

Come appena visto, la piastra, che può essere considerata una delle componenti più importanti del ferro da stiro, può essere costituita da diversi materiali: acciaio e teflon, che si scaldano uniformemente, concentrano i fori del vapore per sopperire al calore in punta, è molto utile per stirature precise di colletti e polsini. La piastra in alluminio, di maggior qualità rispetto alle altre due, concentra il calore in punta ed è quindi generalmente più preciso.

Prima di procedere all’acquisto di un ferro stiro caldaia, occorre aver ben chiaro l’uso che se ne vuole fare, la frequenza di utilizzo e soprattutto la quantità di panni da stirare che può notevolmente cambiare da famiglia a famiglia. La prima differenza da analizzare è indubbiamente quella tra il ferro a vapore e quello a caldaia: nel primo caso, la capacità dell’acqua è ridotta fino ad un massimo di 600 ml.

Per di più, non tutti i ferri di questo tipo possono essere ricaricati con acqua una volta attaccati alla corrente elettrica. Il ferro a vapore inoltre è di piccole dimensioni, il tempo di riscaldamento è molto breve e fa poco rumore: il prezzo è senza dubbio inferiore rispetto ad un ferro a caldaia così come le sue prestazioni a livello di vapore. Il modello a caldaia invece, più ingombrante e rumoroso, ha una capacità maggiore, quasi sempre oltre il litro; permette di stirare una mole di indumenti molto maggiore e risolve le pieghe più difficile con molta facilità.

Un aspetto importante, comune ad entrambi i modelli, è la tecnologia anti calcare: molto spesso infatti, l’acqua ricca di calcare, cosiddetta dura, comporta il rischio di otturazione di fori e canali, bloccando il vapore. Molti modelli oggigiorno, sono dotati di dispositivo auto pulente, ma accortezza e buona manutenzione non sono mai troppo quando si parla di calcare.

Aspirare polvere: alla scoperta della scopa elettrica

Ormai tutti abbiamo in casa un elettrodomestico in grado di aspirare la polvere: in questo articolo andremo a vedere nel dettaglio pregi, difetti e caratteristiche di una scopa elettrica. Essa ha letteralmente cambiato il modo di pulire di moltissime casalinghe: è in grado di raccogliere ed eliminare lo sporco, a differenza di quella tradizionale che sposta acari e polvere da una parte all’altra.

Inoltre le tradizionali scope, non eliminano alla base il problema della polvere perché sono in grado di pulire solamente quella visibile ad occhi nudo tralasciando tutti gli acari e le polveri sottilissime che sfuggono anche all’occhio esperto delle migliori casalinghe.

Con il movimento di una scopa tradizionale la polvere circola e si alza nell’aria riposandosi di nuovo sui mobili e sul pavimento con il rischio di creare un circolo vizioso in cui la quantità di polvere che si respira è maggiore di quella che si vorrebbe togliere. Inoltre, la velocità e la praticità di una scopa elettrica sconfigge definitivamente la scopa tradizionale nella lotta alla casa più pulita.

Al contrario di come si pensa, quando parliamo di polvere, non parliamo solo di quella che si deposita a terra o su mensole e scrivanie, bensì quella nascosta all’interno di divani, letti e tappezzeria. Con una scopa tradizionale sarebbe impossibile sconfiggerla, mentre con una scopa elettrica il gioco è fatto: si aspirano cuscini e tappeti in un batter d’occhio per la felicità di tutti gli allergici a polvere e acari.

Scopa elettrica vs aspirapolvere a traino

In commercio esistono molti modelli di scope elettriche senza filo che devono ben guardarsi da altri rivali nel mercato dell’aspirazione, come l’aspirapolvere a traino, di sicuro più potente e facile da utilizzare: arriva negli angoli più alti della casa pulendo in maniera impeccabile. In guardia anche dal nuovissimo robot aspirapolvere, autonomo e indipendente, aspira e pulisce anche mentre si è fuori casa, evitando mobili e gradini grazie alla dotazione di sensori.

Gli svantaggi della scopa elettrica, se messi a confronto con quelli di un aspirapolvere a traino, sono senza dubbio il problema delle superfici alte, la minor potenza e la minor capacità. La scopa elettrica infatti possiede all’interno del corpo centrale tutto il necessario: motore, serbatoio, tubo di raccolta, testa di aspirazione, manico e filo. L’aspirapolvere a traino invece ha un corpo distaccato che permette al motore maggior potenza e al serbatoio maggior capacità.

Altre tipologie di scopa elettrica

Esistono inoltre scope dotate di sacchetto, molto igienico e capace di filtrare al massimo l’aria e quelle che invece ne sono prive, dotate di un serbatoio che va svuotato periodicamente. Indubbiamente più comode, ma meno igieniche.

Un’altra versione della scopa elettrica è quella cordless, ottima per veloci pulizie di spazi piccoli, ha una potenza minore e l’autonomia non supera l’ora: se si è soliti fare pulizie a fondo per tutta la mattina purtroppo questa scopa non fa al caso vostro. Di recente sono state anche lanciate sul mercato scope elettriche che, oltre alla classica aspirazione, hanno anche un sistema di lavaggio incorporato e sono quindi perfette per gli amanti del “tutto in uno”.

Perché dovreste considerare i materassi memory foam?

Il materiale che viene utilizzato per la realizzazione dei materassi memory foam è stato originariamente inventato dalla NASA per supportare e alleviare gli urti, lo stress fisico e l’altissima pressione che gli astronauti erano costretti a sopportare. La NASA aveva, perciò, imbottito le tute degli astronauti e i sedili delle navicelle con questo materiale in grado di suddividere equamente il peso del corpo e di adattarsi a qualsiasi forma.

Non appena questo materiale fu commercializzato e diffuso tra il grande pubblico, le case produttrici di materassi pensarono immediatamente a come utilizzarlo e i materassi memory foam, i cui prezzi erano inizialmente proibitivi, poco a poco conquistarono il mercato.

I vantaggi dei materassi memory foam

Non dormire bene e non riposare adeguatamente aumenta il nostro livello di stress, ci impedisce di essere completamente performanti durante il giorno e può acuire dolori muscolari e alla schiena. Il materasso ha un ruolo fondamentale per quanto riguarda il nostro comfort notturno e nel livello di stress subito dalla colonna vertebrale e le articolazioni.

Un materasso troppo duro o troppo morbido, vecchio o con molle non sufficientemente resistenti influirà negativamente sulla qualità del nostro sonno, aumentando disturbi legati alla schiena, al collo, e perfino al digrignare dei denti. Ovviamente ognuno avrebbe bisogno di un materasso personalizzato che sia in grado di alleviare i fastidi tipici e unici associati alla diversa struttura fisica di ognuno. Ed è qui che si iniziano a vedere e constatare i vantaggi legati ai materassi memory foam.

La particolare struttura di questi materassi permette un’equa distribuzione del peso, evitando punti di pressione e adattandosi a qualsiasi forma del corpo. In aggiunta, sono in grado di adattarsi alle varie temperature esterne in modo da garantire sempre il massimo comfort possibile (si induriscono con il freddo e si ammorbidiscono con il caldo).

Non affrettate l’acquisto

I materassi memory foam non sono tutti uguali tra di loro. Sono generalmente costituiti da due o tre strati: uno o due di memory (di altezza mai inferiore ai 5 cm) e uno strato più rigido di poliuretano espanso. La quantità e qualità dei materiali utilizzati influisce sull’altezza, il peso e la rigidità finale del materasso.

Non esiste una regola fissa per scegliere un materasso memory foam. L’ideale sarebbe provarlo a casa vostra per qualche giorno prima di prendere una decisione definitiva: i cinque minuti di test in negozio non sono sufficienti per farvi un’idea chiara e completa sulle qualità e l’efficienza del prodotto.

Tuttavia, se non fosse possibile effettuare un periodo di prova di qualche giorno, leggete con attenzione la scheda tecnica del materasso e non andate al risparmio. Materassi sotto i 200 Euro sono generalmente di scarsa qualità e non faranno che aggravare i vostri disturbi alla schiena e non vi permetteranno di dormire e riposare adeguatamente.

Cosa si può fare con un forno a microonde?

Il forno a microonde, magari visto con qualche ingiusta diffidenza di troppo ai tempi dei nostri genitori, ora è diventato un elettrodomestico indispensabile di cui nessuna casalinga, anzi nessuna famiglia, farebbe a meno.

Ci si ferma raramente a riflettere su quanto sia comodo, ma per comprenderne la necessità basta pensare a quante volte è necessario preparare un pasto in brevissimo tempo, riscaldando o scongelando velocemente pietanze, in un’epoca in cui non esiste più la figura di uno dei due coniugi che si dedica esclusivamente alla casa che può preparare quanto serve con largo anticipo.

Il forno a microonde riscalda moltissimo alcune pietanze in brevissimo tempo, e per questo lo preferiamo rispetto ai fornelli, ma come funziona? Quale è il principio alla base del suo funzionamento? E può fare male?

Come funziona?

Il forno a microonde è in grado di generare un intenso e confinato campo elettrico e di invertirne velocemente la sua polarità. Il prefisso micro indica che la velocità di inversione del campo elettrico avviene nel campo delle microonde, tale velocità è necessaria per innescare un fenomeno detto di riscaldamento dielettrico.

Ovvero, a causa di questo campo elettrico, che cambia velocemente polarità, le molecole di acqua, che sono dei naturali dipoli elettrici (molecole che sono elettricamente neutre nel loro complesso, ma che tuttavia hanno una ripartizione della loro carica che le rende sensibili ai campi elettrici), iniziano a ruotare vorticosamente e velocemente – per orientarsi e assecondare la loro posizione rispetto alla direzione del campo elettrico, che tuttavia cambia migliaia o milioni di volte al secondo – generando attrito e quindi calore. La fonte di calore non è il forno, è l’acqua degli alimenti!

Una volta spento il forno, il campo elettrico semplicemente non esiste più, il cibo non può averlo assorbito, e durante il funzionamento, quando il campo elettrico esiste il forno è schermato secondo un principio detto della gabbia di Faraday; è un elettrodomestico sicuro per gli utilizzatori e per il cibo, al di là di quello che pensavano le passate generazioni.

Ecco spiegato perché alcuni cibi con maggiore contenuto di acqua si riscaldano molto di più, oppure perché il piatto sembra soltanto tiepido e nelle zone a contatto con il cibo, e il cibo è bollente! Oppure perché ci vuole più tempo per scongelare che per riscaldare (le molecole di acqua congelate hanno un impedimento alla rotazione, prima di iniziare a ruotare per riscaldarsi devono vincerlo!)

Quale scegliere

Sicuramente, e compatibilmente con il budget che ci daremo, è meglio scegliere un elettrodomestico con una buona classe energetica – questo vale per tutti gli elettrodomestici – perché il costo dell’elettricità per una molteplicità di fattori è destinato ad aumentare nel corso del prossimo decennio ed è bene investire con oculatezza. Detto questo, in ogni caso, sarebbe bene possedere un miglior microonde all’avanguardia e completo nelle funzionalità che può offrire, ventilato, con grill e piatto Crisp, in modo da avere sempre la comodità di poterlo preferire in caso di necessità al forno tradizionale.

Poiché la classe energetica e gli accessori sono fattori oggettivi ed è meglio puntare al top, possiamo dire invece che la potenza, la dimensione espressa in litri e la possibilità di incassarlo o meno dipendono da fattori soggettivi, dalle nostre esigenze e da come abbiamo arredato la nostra cucina e lo spazio che possiamo permetterci di dedicare a questo utilissimo elettrodomestico.

In definitiva, non ne possiamo fare a meno, quindi cerchiamo almeno di sceglierlo bene, informiamoci, leggiamo nei vari forum, e impariamo a leggere le schede tecniche prima di procedere agli acquisti, puntiamo al rapporto qualità prezzo e non al prezzo in valore assoluto. Puntiamo alla qualità che ci è necessaria scegliendo in base ad essa quello più conveniente.

Con il proiettore avete cinema a casa

li Amanti del cinema e tutti quelli che apprezzano la tecnologia video, sapranno bene come funzionano i proiettori.
I proiettori sono degli apparecchi di varie misure e varie tipologie che proiettano l’immagine video. Di solito viene utilizzato nei locali, in grandi eventi e nelle case e il video viene proiettato sui teli o schermi specifici, ma molte volte in mancanza di essi, anche semplicemente sui muri che diventano schermi giganti.

I proiettori da molto tempo fanno parte della nostra vita quotidiana. Specialmente vengono usati nelle scuole o nelle università come supporto alle lezioni dei professori. I vecchi modelli avevano dei piccoli dispositivi che venivano messi e poi tolti una volta terminata la visualizzazione. Oggi giorno sono talmente evoluti con la tecnologia HD che non ha precedenti.

Vari tipi di proiettori

I proiettori possono essere trovati anche a pochissimi euro, il che va bene per l’uso personale tra amici e non professionale. Ma certi arrivano anche al prezzo di un paio di migliaia di euro in quanto si possono considerare dei proiettori professionali paragonabili a quelli che trovate nei cinema.

Molto dipende anche dal formato del immagine che proietta. Potete scegliere 4:3 o 16:9, anche se poi richiesto rimane 16×10. Risoluzione gioca un ruolo fondamentale. Abbiamo i proiettori 800×600 pixel, 1024×768 o 1280×1024. Naturalmente dipende molto dalla qualità del video proiettato e non solamente della risoluzione del proiettore.

La lente del proiettore può essere fatta di vetro o di plastica. Quella in vetro proietta un’immagine nettamente migliore.
La grandezza del proiettore dipende anche dall’uso che dovete fare e dallo spazio a vostra disposizione . Molti decidono di appenderlo direttamente al soffitto, avendo una camera a disposizione per fare cinema a casa.

In tal caso potete prendere i videoproiettori di dimensioni più grandi. Dovete sapere che i proiettori hanno bisogno di essere posizionati a una certa distanza dallo schermo/telo/muro. State molto attenti a questo fatto quando lo comprate, perché non rispettando le distanze scritte non avrete l’immagine ottimale.

Come usare un proiettore

Il proiettore ci viene fornito senza un monitor e senza la possibilità di utilizzarlo anche per visionare le immagini e i nostri video, o film. Le sue immagini vengono proiettate su una superficie che deve essere liscia, bianca e in una stanza buia. Molti proiettori hanno la possibilità di essere collegati direttamente ai nostri computer, ai televisori o alle pennine USB.

Tenete sempre conto di questo quando lo comprate, perché non tutti supportano e leggono tutti i tipi di dispostivi. Ogni proiettore prima di essere usato, deve essere anche tarato (come una bilancia), cioè deve essere ricercato quel perfetto equilibrio che rende l’immagine impeccabile. Ogni volta quando decidete di spostare l’apparecchio da una stanza all’altra, il processo di tarazione deve essere ripetuto per ottenere il miglior risultato.

I benefici dell’alga spirulina

L’ alga spirulina (Arthrospira platensis) è un organismo unicellulare, più precisamente un’alga, che vive nelle acque di mari caldi e alcalini da più di 3 miliardi di anni. È un’ alga antichissima, conosciuta da secoli. Tipica sopratutto delle zone tropicali della terra, oggi viene maggiormente coltivata in Cina e Messico dove gli Aztechi, fin dall’antichità, ne facevano ampio uso come ingrediente base del “tecuitlatl”, una torta a base di alghe. Di dimensioni piccolissime (circa mezzo millimetro) e dal colore verde scuro, deve il suo nome alla particolare forma a spirale.

Caratteristiche e proprietà dell’alga

Le proprietà di quest’ alga sono molteplici tanto che viene spesso chiamata con l’ appellativo di “super food”. Vediamo quindi, di seguito alcune delle sue proprietà che la rendono tanto famosa quanto apprezzata:

  • Innanzitutto la spirulina ha un’ elevatissima percentuale di proteine (di tipo vegetale e quindi alternativo) altamente digeribili. 100 gr di spirulina contengono all’ incirca 70 grammi di proteine contro i 25 di carni bianche e quindi magre: per questa ragione è molto apprezzata sia dagli sportivi sia da tutti coloro che seguono una dieta vegetariana e che trovano quindi in questo alimento, il giusto apparato proteico
  • L’elevatissimo livello di proteine che, come è noto, impiegano più tempo ad essere digerite dal nostro organismo, procurandoci un senso di sazietà prolungata, è perfetto per tutti coloro che hanno appena iniziato o stanno seguendo una dieta: si consiglia l’ assunzione appena prima dei pasti. Inoltre, avendo un bassissimo contenuto calorico, è perfetto per tutti coloro che vogliono raggiungere il peso forma in tempi record
  • L’ elevata presenza di vitamine (in particolare di tipo B) che favoriscono la concentrazione e la memorizzazione in periodi di stress è molto importante per tutti quelli che svolgo un’intensa attività intellettuale o per gli studenti sotto esame
  • I spirulina effetti sono ricchissimi di omega 6 e omega 3 che aiutano a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue
  • È ricca di antiossidanti per il nostro corpo: previene l’ invecchiamento della pelle e aiuta a combattere i famigerati radicali liberi
  • Ricchissima di ferro (11% della dosa giornaliera raccomandata), è un vero e proprio toccasana per gli anemici che sono favoriti anche in termini di tolleranza trattandosi di un ferro di tipo vegetale e quindi molto più digeribile.
  • Ha infine una serie di svariatissime proprietà che vanno dai benefici apportati alla salute dei capelli alla cura della cellulite fino ad arrivare alle più importanti proprietà antitumorali e alla capacità di purificare il corpo dai metalli pesanti e dalle tossine.

L’alga spirulina può essere comprata nelle erboristerie, nei negozia bio e sul web facendo però sempre attenzione alla provenienza e controllandone sempre l’ origine. Infatti essendo una pianta coltivata in acqua, potrebbe indirettamente assorbire le sostanze non propriamente eccellenti delle falde in cui vengono fatte crescere.

L’alga spirulina si trova sotto forma di compresse e in polvere, ma non mancano anche nuove applicazioni che la vedono in vendita sottoforma di fiocchi da usare, come per il sale, come condimento dei piatti più svariati. Infine la si può trovare in aggiunta alla farina negli impasti di pane e pasta. Si ricorda che la dose consigliata varia dai 5 ai 10 gr al giorno evitando di superare le dosi o per eccesso, le quali potrebbero portare a controindicazioni o per difetto poiché non arrecherebbero alcun beneficio.

L’alga super food per il sociale

Degna di nota la sua integrazione all’ interno dei pasti degli astronauti inviati nello spazio dalla NASA: proprio perché ricca di numerosissime sostanze, come abbiamo appena visto, racchiude in un’ unica soluzione l’ intero fabbisogno nutazionale.

Infine, ma non meno importante, si ricorda che questa pianta è stata riconosciuta dalla FAO come alimento del futuro in grado di provvedere al nutrimento delle popolazioni del terzo mondo combattendo la fame e apportando tra le fasce più povere della terra tutti quei micronutrienti base utili allo sviluppo e alla crescita (proteine e vitamine). Senza ombra di dubbio, un vero e proprio “superfood”.

Qualche utile consiglio sul registratore vocale

Immortalare un suono, un rumore, una voce, oltre ad avere il suo fascino, nella vita reale può essere molto importante. Ciò è possibile attraverso gli strumenti che la tecnologia ci offre e oggi vi voglio parlare in particolare del registratore vocale. La registrazione della voce richiede una serie complessa di operazioni che inizialmente gli strumenti non erano in grado di compiere, limitandosi semplicemente alla registrazione dei suoni.

Il progresso ha reso possibile non solo la registrazione delle voci, ma anche la possibilità di farlo in modo pratico, comodo e molto discreto. Il registratore vocale prende scena come strumento di lavoro e di supporto nella vita di molte persone, talvolta facilitando il lavoro, talvolta rivelandosi come prezioso ed indispensabile alleato.

Uso

Il suo utilizzo è molto vasto, oltre che diffuso, consentendo alle più svariate categorie di persone, mediante il compimento di semplici operazioni, di registrare un determinato evento per poi poter comodamente a casa riascoltare il tutto.

Risulta così essere indispensabile per il lavoro di un giornalista, al quale riascoltare un discorso può fornire nuovi spunti per dare tono e colore differente ad un articolo, di un avvocato, di medico, ma spesso e volentieri è essenziale anche nella vita dello studente.

Piccolo è meglio

La dimensione è spesso un elemento che incide in modo significativo nella scelta del registratore vocale… i più venduti sono appunto gli apparecchi piccoli grazie alla capacità di essere in primo luogo meno ingombranti e fondamentalmente discreti e perfettamente adatti ad un utilizzo all’esterno.

Molto importante è la semplicità del suo utilizzo, i più venduti risultano essere i modelli di facile ed intuitivo utilizzo, con la presenza di pochi tasti e la possibilità di trasferire velocemente i files dal supporto al pc. Sembra non essere rilevante il design, di gran lunga in secondo piano rispetto a dimensioni ridotte e ad un display di qualità.

Tempo di registrazione

Ulteriore requisito da valutare è la capacità di registrazione, preferibilmente di almeno 12 ore, rendendo così possibile immagazzinare files audio lunghi, senza preoccupazioni sulla durata.

Questo requisito va rapportato alla memoria del dispositivo e alla batteria, che dovranno essere sufficienti ed adeguate in relazione ai risultati da conseguire.

Qualità della registrazione

Per ottenere una buona registrazione è molto importante il tipo di microfono supportato dal registratore, infatti la qualità del microfono è direttamente responsabile del buon esito della registrazione.

Il mercato offre numerose proposte, ma la scelta dovrà cadere su è quella che offre un raggio d’azione compreso da pochi centimetri fino a 7/9 metri di sensibilità. Il microfono è spesso collocato all’esterno e le sue caratteristiche tecniche dovranno consentirgli di rilevare con precisione il suono da riportare sulla traccia da potere usare in un secondo momento.

L’azione definitiva degli epilatori a luce pulsata

Ogni ragazza conosce il dolore e il fastidio associato alla depilazione. I metodi più tradizionali per liberarsi dei peli superflui sono la ceretta (fai-da-te o dall’estetista), le creme depilatorie o il classico rasoio sotto la doccia. Tutte queste tecniche garantiscono risultati più o meno efficaci e temporanei. La verità è che non esiste un metodo che valga per tutte: ogni pelle e ogni tipologia di pelo è diversa dall’altra e chiede cure e attenzioni specifiche.

La tecnologia ha fatto passi avanti anche per quanto riguarda i metodi di depilazione e l’ultimo ritrovato che garantisce un effetto permanente è il laser. La depilazione laser “brucia” il follicolo pilifero, liberandovi (dopo una serie di sedute) dei peli in eccesso in maniera definitiva. Tuttavia, questa tecnica è piuttosto costosa. Perciò, per renderla più accessibile a tutti, si è raggiunto un compromesso con i più economici ma altrettanto efficaci epilatori a luce pulsata.

Cosa rende permanente l’azione degli epilatori a luce pulsata?

Gli epilatori a luce pulsata sfruttano la stessa tecnologia degli epilatori laser: l’epilatore sprigiona energia luminosa che viene assorbita dalla melanina del bulbo pilifero che viene così indebolito, lasciando, però, intatta la pelle. Sono necessarie diverse sedute affinché il follicolo venga indebolito a tal punto da smettere di crescere: non è possibile indicare un numero preciso, dipende dalla tipologia di pelo e di pelle.

Tendenzialmente, chi ha una pelle più chiara (e quindi con meno melanina) sarà avvantaggiato rispetto a chi ha una carnagione più scura, poiché la luce pulsata verrà assorbita interamente dal pelo. Una pelle ricca di melanina, invece, rischia di venire bruciata più facilmente perché assorbe parte della luce emessa: in questo caso saranno necessarie più sedute per liberarsi dei peli.

È importante acquistare un modello che vi permetta di scegliere tra un’ampia varietà di colori di pelle, in modo da poter individuare il trattamento e le lunghezze d’onda più adatte alle vostre esigenze.

Le caratteristiche tecniche

Innanzitutto, assicuratevi che il dispositivo abbia un alto numero di lunghezze d’onda, in modo da raggiungere un impulso luminoso sufficientemente intenso (un apparecchio di qualità deve avere un range che vari minimo dai 600 nm ai 1200 nm). Un altro elemento fondamentale da considerare è il TRT (tempo di rilassamento termico).

Vorrete sempre cercare apparecchi con un TRT di 50 ms e un impulso inferiore a questo valore, in questo modo il tessuto avrà il tempo di raffreddarsi e non rischierete di danneggiare la pelle. Infine, assicuratevi che i valori della fluenza (cioè l’energia prodotta dalla lampada per centimetro quadrato) non siano né troppo elevati, perché rischierebbero di danneggiare la cute, né troppo bassi, perché sarebbero inefficaci.

Ricordate di seguire sempre il manuale delle istruzioni e di consultare il vostro dermatologo se doveste avere fastidi, bruciori o arrossamenti della pelle. La depilazione luce pulsata vi garantisce dei buoni risultati ma può danneggiare seriamente la vostra pelle se non usato con attenzione e nel modo corretto.

Il mondo delle saldatrici: una visione generale

Molto spesso ci si chiede quale sia la differenza tra una saldatrice classica e una saldatrice inverter, senza dubbio di più nuova generazione. Prima pero’, andiamo brevemente ad illustrare che cosa intendiamo quando parliamo di saldatura, fornendo una breve spiegazione utile soprattutto a tutti coloro che non sono ancora avvezzi a questa pratica, ma che hanno deciso di intraprendere questa attività.

Innanzitutto la pratica della saldatura unisce tra loro due o più parti solide assicurando così continuità di materiale tra le differenti parti che vengono collegate. Esistono due tipi di saldatura: una detta autogena che prevede la fusione dei bordi dei due materiali da congiungere; l’incavo che si crea viene riempito con un metallo fuso. L’altra, la saldatura eterogena o brasatura, consiste invece nel fondere il metallo di apporto. Saldare comporta un collegamento permanetente e mantiene le caratteristiche e le proprietà dei materiali uniti.

Il calore per fondere il metallo puo’essere prodotto dalla combustione di acetilene, da un arco elettrico posto tra due elettrodi o per effetto Joule. La saldatrice è molto utilizzata dagli appassionati di hobbistica grazie al largo impiego che se ne puo’ fare. In commercio si trovano numerosissimi tipi di saldatrici e possono differenziarsi in base all’uso e si potrà parlare quindi di saldatrici domestiche ed industriali.

La saldatrice inverter: pro e contro

Avendo un quadro più generale riguardo alla saldatura, andiamo a vedere che cos’è una saldatrice di tipo inverter e quali sono le sue principali caratteristiche.Innanzitutto una saldatrice inverter si differenzia da quelle normali per il tipo di corrente erogata. In una saldatrice normale un trasformatore, di solito molto pesante, fa circolare corrente di tipo alternato mentre una saldatrice inverter ricava corrente di tipo continuo da un circuito elettronico.

Inoltre quest’ultimo tipo, possiede un potenziometro in grado di regolare l’amperaggio: pratica che risulta utile in specifiche operazioni. Inoltre si evita completamente di innescare l’elettrodo come nelle saldatrici ad arco normali. La messa sul mercato delle saldatrici inverter ha portato notevoli vantaggi sopratutto perché, essendo un macchinario concepito per poter essere utilizzato nei cantieri e quindi anche ad altezze piuttosto elevate, ha un peso molto più ridotto rispetto ad una normale saldatrice. Infatti, il peso di una saldatrice di tipo tradizionale oscilla tra i 10 e i 15 grammi contro i 3 di un modello inverter.

Le saldatrici inverter oltretutto, consentono di unire non solo leghe e metalli, ma anche materiali di tipo plastico e possono essere tranquillamente collegate alla corrente elettrica di casa: è quindi ideale per gli appassionati di hobbistica e bricolage. Unica nota a sfavore è il prezzo: di sicuro meno economico di una saldatrice di tipo classico, valutare quindi bene l’utilizzo che se ne fa e soprattutto la frequenza.

Ricordiamo infine di usare sempre le dovute precauzioni prima di iniziare ad utilizzare una saldatrice: sopratutto per i meno esperti è opportuno ricordare di proteggersi indossando guanti e maschera in modo da coprire le parti più esposte e delicate come gli occhi ed evitare le inalazioni tossiche che si possono produrre durante la saldatura. Per tutti quelli che invece utilizzano la saldatrice in modo più continuativo, è bene acquistare nei negozi specializzati, indumenti adatti ad evitare bruciature (tute e/o grembiuli).

Barre portatutto, molte soluzioni

Per “barra portatutto” si intende un supporto universale per auto adibito ad uso esterno. Utilizzate in coppia, le barre portatutto, anche dette universali, costituiscono una base su cui ci si possono montare diversi tipi di dispositivi a seconda delle singole esigenze di trasporto.

La preparazione di un viaggio presuppone una lunga preparazione del percorso e delle scelte difficili relative agli effetti personali da portare. Viaggiando in aereo tendiamo a rinunciare al superfluo e adattarci ai limiti di peso consentiti, mentre questo tendenzialmente non accade quando si sta programmando un viaggio in macchina. Ma per quanto grande possa essere un’ auto, ci si trova spesso con dei carichi di troppo e con delle valigie che non entrano nel portabagagli.

È con questo presupposto che l’uso delle barre portatutto diventa di fondamentale importanza al fine di godersi la vacanza senza privarsi di oggetti e vestiario utili. Sulle barre universali possono essere montate diverse soluzioni partendo dal portapacchi fino ad arrivare al travel box, bauletto dall’aspetto grande e allungato adibito principalmente, ma non esclusivamente al trasporto di oggetti lunghi come sci. Le barre universali consentono anche il montaggio di altri tipi di soluzioni come sacche, borse e portabici.

Per ogni tipo di auto

L’utilizzo di tali barre e la comodità usufruita dai clienti, ha fatto si che alcune case automobilistiche hanno lanciato sul mercato macchine che prevedono in dotazione barre portatutto.

In alternativa, nel caso in cui le barre universali non siano presenti sulla vostra auto o il vostro mezzo non abbia barre longitudinali su cui montare le barre universali, è possibile installare le barre portatutto direttamente sulla carrozzeria della vostra macchina. Infatti, attualmente sul mercato possiamo trovare barre portatutto che sono dotate di sistemi di attacco personalizzati per ogni modello di automobile.

Sicurezza al primo posto

In questo modo, attraverso l’uso delle barre universali, è possibile trovare una soluzione a tutto quello che non trova posto in auto. Ma un’attenzione particolare deve essere data all’aspetto della sicurezza. È bene che i pesi vengano distribuiti in modo coerente e bilanciato in base all’altezza e al peso di ciò che si decide di montare sulle barre. Inoltre, nel caso in cui si vogliano usare le barre per il montaggio di un travel box, è importante rispettare le norme di sicurezza riguardo alla sporgenza del carico.

Il carico non deve sporgere frontalmente e nei due lati del mezzo mentre è possibile farlo sporgere nella parte posteriore nel limite del 30% calcolato sulla lunghezza del mezzo. Naturalmente, la sporgenza deve essere segnalata attraverso l’utilizzo di un segnale a strisce orizzontali che ha il compito di avvisare i conducenti degli altri mezzi della presenza di un carico sporgente. Normalmente, le barre sono predisposte per accettare un carico calcolato intorno ai 70 chilogrammi, portapacchi incluso.

Per il sistema di fissaggio, i portapacchi ed i travel box sono dotati di attacchi che consentono di fissarli alle barre universali. Nel caso si trasportino borse, sacche o valigie, il fissaggio può avvenire attraverso corde o cinghie elastiche che si adattano al volume dell’oggetto in questione. Presenti in diversi materiali, lunghezza e peso, le barre universali hanno un costo sul mercato che va dai 30 ai 100 euro a coppia.

Lunga vita all’acido ialuronico

Ormai è sulla bocca di tutti: l’acido ialuronico è diventato il simbolo per eccellenza della lotta anti invecchiamento. Per quelli meno esperti o per chi ancora non ne ha sentito parlare, andiamo brevemente a scoprire di che cosa si tratta. Utilizzato sin dagli anni ’70, un tempo l’acido ialuronico veniva estratto esclusivamente dalla cresta del gallo mentre oggi lo si ricava anche da numerosi batteri.

Il corpo produce naturalmente questa sostanza ed è uno dei componenti che stanno alla base dei tessuti detti “connettivi” e quindi anche del nostro derma. Grazie a questa sostanza la nostra pelle è in grado di mantenere la sua elasticità tonicità, resistere agli agenti atmosferici esterni ed essere idratata. Ma c’è un però. Sfortunatamente con l’avanzare degli anni, i livelli di questo acido tendono a diminuire causando l’invecchiamento cellulare: tutte le rughe e i tipici inestetismi dell’età, comprese le odiosissime “zampe di gallina”, sono quindi dal progressivo diminuire di questa sostanza.

Il segreto dell’eterna giovinezza: il prezzo da pagare

L’acido ialuronico può essere assunto in moltissimi modi. Sul mercato se ne trovano di ogni tipo: dalle creme, il cui prezzo (100gr) oscilla tra i 15 e i 25 euro, alle fiale, più costose (circa 20-30 euro per unità) ricche di principi attivi, fino alle capsule (20-30 euro a confezione).

Esistono inoltre veri e propri trattamenti a base di questo acido, che insieme a quelli di collagene, riescono a “riempire” le rughe del viso con l’ausilio di un piccolissimo ago: vengono inoltre usati per ridare tono e pienezza alle labbra. Non trattandosi di un composto sintetico però, l’acido viene progressivamente riassorbito dal corpo e per questa ragione questi trattamenti, il cui costo medio e’ tra i 200 ai 300 euro, deve essere ripetuto ogni 6-12 mesi circa.

Non solo un anti rughe…

Non solo in campo estetico, ma anche in quello medico, l’acido si è dimostrato capace di ottenere risultati ottimali. Tuttavia non bisogna dimenticare che per entrambi gli scopi, pur essendo questo acido quasi del tutto privo di controindicazioni, deve sempre essere usato con attenzione e su consiglio del medico.

Tornando a noi, acido ialuronico è fondamentale per il nostro organismo: combatte virus e batteri, idrata la pelle rendendo i tessuti elastici grazie alla sua capacità di trattenere l’acqua , fa da barriera alle sostanze tossiche, rigenera i tessuti danneggiati e mantiene sane le articolazioni e le cartilagini curando o meglio prevenendo, l’artrosi.

L’acido ialuronico infatti, è presente nel liquido sinoviale delle articolazioni che può essere a grandi linee paragonato all’olio del motore di un’auto: con il passare degli anni la presenza di questo liquido diminuisce e di conseguenza aumentano gli attriti tra le superfici articolari proprio come quelli tra le componenti di un motore. E’ anche utile per gli occhi perché questo acido è fondamentale per la vista e trova applicazione anche nella chirurgia oculare e nei processi di cicatrizzazione (è uno dei principi attivi della Connettivina).

Concludendo, sia per quanto riguarda il suo impiego medico, sia sul piano estetico, la cosa importante è quella di rivolgersi sempre ad un medico esperto e di evitare di credere nei miracoli: utilizzare creme e filler a base di acido ialuronico, come già detto, può certamente ridurre la visibilità delle rughe senza però evitare di farci mostrare con orgoglio, i segni lasciati dal tempo.