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Cosa si può fare con un forno a microonde?

Il forno a microonde, magari visto con qualche ingiusta diffidenza di troppo ai tempi dei nostri genitori, ora è diventato un elettrodomestico indispensabile di cui nessuna casalinga, anzi nessuna famiglia, farebbe a meno.

Ci si ferma raramente a riflettere su quanto sia comodo, ma per comprenderne la necessità basta pensare a quante volte è necessario preparare un pasto in brevissimo tempo, riscaldando o scongelando velocemente pietanze, in un’epoca in cui non esiste più la figura di uno dei due coniugi che si dedica esclusivamente alla casa che può preparare quanto serve con largo anticipo.

Il forno a microonde riscalda moltissimo alcune pietanze in brevissimo tempo, e per questo lo preferiamo rispetto ai fornelli, ma come funziona? Quale è il principio alla base del suo funzionamento? E può fare male?

Come funziona?

Il forno a microonde è in grado di generare un intenso e confinato campo elettrico e di invertirne velocemente la sua polarità. Il prefisso micro indica che la velocità di inversione del campo elettrico avviene nel campo delle microonde, tale velocità è necessaria per innescare un fenomeno detto di riscaldamento dielettrico.

Ovvero, a causa di questo campo elettrico, che cambia velocemente polarità, le molecole di acqua, che sono dei naturali dipoli elettrici (molecole che sono elettricamente neutre nel loro complesso, ma che tuttavia hanno una ripartizione della loro carica che le rende sensibili ai campi elettrici), iniziano a ruotare vorticosamente e velocemente – per orientarsi e assecondare la loro posizione rispetto alla direzione del campo elettrico, che tuttavia cambia migliaia o milioni di volte al secondo – generando attrito e quindi calore. La fonte di calore non è il forno, è l’acqua degli alimenti!

Una volta spento il forno, il campo elettrico semplicemente non esiste più, il cibo non può averlo assorbito, e durante il funzionamento, quando il campo elettrico esiste il forno è schermato secondo un principio detto della gabbia di Faraday; è un elettrodomestico sicuro per gli utilizzatori e per il cibo, al di là di quello che pensavano le passate generazioni.

Ecco spiegato perché alcuni cibi con maggiore contenuto di acqua si riscaldano molto di più, oppure perché il piatto sembra soltanto tiepido e nelle zone a contatto con il cibo, e il cibo è bollente! Oppure perché ci vuole più tempo per scongelare che per riscaldare (le molecole di acqua congelate hanno un impedimento alla rotazione, prima di iniziare a ruotare per riscaldarsi devono vincerlo!)

Quale scegliere

Sicuramente, e compatibilmente con il budget che ci daremo, è meglio scegliere un elettrodomestico con una buona classe energetica – questo vale per tutti gli elettrodomestici – perché il costo dell’elettricità per una molteplicità di fattori è destinato ad aumentare nel corso del prossimo decennio ed è bene investire con oculatezza. Detto questo, in ogni caso, sarebbe bene possedere un miglior microonde all’avanguardia e completo nelle funzionalità che può offrire, ventilato, con grill e piatto Crisp, in modo da avere sempre la comodità di poterlo preferire in caso di necessità al forno tradizionale.

Poiché la classe energetica e gli accessori sono fattori oggettivi ed è meglio puntare al top, possiamo dire invece che la potenza, la dimensione espressa in litri e la possibilità di incassarlo o meno dipendono da fattori soggettivi, dalle nostre esigenze e da come abbiamo arredato la nostra cucina e lo spazio che possiamo permetterci di dedicare a questo utilissimo elettrodomestico.

In definitiva, non ne possiamo fare a meno, quindi cerchiamo almeno di sceglierlo bene, informiamoci, leggiamo nei vari forum, e impariamo a leggere le schede tecniche prima di procedere agli acquisti, puntiamo al rapporto qualità prezzo e non al prezzo in valore assoluto. Puntiamo alla qualità che ci è necessaria scegliendo in base ad essa quello più conveniente.