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Il mondo delle saldatrici: una visione generale

Molto spesso ci si chiede quale sia la differenza tra una saldatrice classica e una saldatrice inverter, senza dubbio di più nuova generazione. Prima pero’, andiamo brevemente ad illustrare che cosa intendiamo quando parliamo di saldatura, fornendo una breve spiegazione utile soprattutto a tutti coloro che non sono ancora avvezzi a questa pratica, ma che hanno deciso di intraprendere questa attività.

Innanzitutto la pratica della saldatura unisce tra loro due o più parti solide assicurando così continuità di materiale tra le differenti parti che vengono collegate. Esistono due tipi di saldatura: una detta autogena che prevede la fusione dei bordi dei due materiali da congiungere; l’incavo che si crea viene riempito con un metallo fuso. L’altra, la saldatura eterogena o brasatura, consiste invece nel fondere il metallo di apporto. Saldare comporta un collegamento permanetente e mantiene le caratteristiche e le proprietà dei materiali uniti.

Il calore per fondere il metallo puo’essere prodotto dalla combustione di acetilene, da un arco elettrico posto tra due elettrodi o per effetto Joule. La saldatrice è molto utilizzata dagli appassionati di hobbistica grazie al largo impiego che se ne puo’ fare. In commercio si trovano numerosissimi tipi di saldatrici e possono differenziarsi in base all’uso e si potrà parlare quindi di saldatrici domestiche ed industriali.

La saldatrice inverter: pro e contro

Avendo un quadro più generale riguardo alla saldatura, andiamo a vedere che cos’è una saldatrice di tipo inverter e quali sono le sue principali caratteristiche.Innanzitutto una saldatrice inverter si differenzia da quelle normali per il tipo di corrente erogata. In una saldatrice normale un trasformatore, di solito molto pesante, fa circolare corrente di tipo alternato mentre una saldatrice inverter ricava corrente di tipo continuo da un circuito elettronico.

Inoltre quest’ultimo tipo, possiede un potenziometro in grado di regolare l’amperaggio: pratica che risulta utile in specifiche operazioni. Inoltre si evita completamente di innescare l’elettrodo come nelle saldatrici ad arco normali. La messa sul mercato delle saldatrici inverter ha portato notevoli vantaggi sopratutto perché, essendo un macchinario concepito per poter essere utilizzato nei cantieri e quindi anche ad altezze piuttosto elevate, ha un peso molto più ridotto rispetto ad una normale saldatrice. Infatti, il peso di una saldatrice di tipo tradizionale oscilla tra i 10 e i 15 grammi contro i 3 di un modello inverter.

Le saldatrici inverter oltretutto, consentono di unire non solo leghe e metalli, ma anche materiali di tipo plastico e possono essere tranquillamente collegate alla corrente elettrica di casa: è quindi ideale per gli appassionati di hobbistica e bricolage. Unica nota a sfavore è il prezzo: di sicuro meno economico di una saldatrice di tipo classico, valutare quindi bene l’utilizzo che se ne fa e soprattutto la frequenza.

Ricordiamo infine di usare sempre le dovute precauzioni prima di iniziare ad utilizzare una saldatrice: sopratutto per i meno esperti è opportuno ricordare di proteggersi indossando guanti e maschera in modo da coprire le parti più esposte e delicate come gli occhi ed evitare le inalazioni tossiche che si possono produrre durante la saldatura. Per tutti quelli che invece utilizzano la saldatrice in modo più continuativo, è bene acquistare nei negozi specializzati, indumenti adatti ad evitare bruciature (tute e/o grembiuli).